Storia dell'editoria letteraria in Italia. 1945-2003 by Gian Carlo Ferretti

autore:Gian Carlo Ferretti [Ferretti, Gian Carlo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Einaudi
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

7. Nobiltà in declino e nobiltà in ascesa.

Negli anni sessanta la casa editrice Bompiani perde Morando e De Benedetti, che passano rispettivamente a Mondadori e Garzanti. Dall’avvio del processo di concentrazione nel 1972, il fondatore e artefice della Casa viene nominato presidente onorario e recita dignitosamente la parte dell’editore pensionato, varcando puntualmente ogni mattina il portone e curando insieme a Gabriella D’Ina gli aggiornamenti al Dizionario di cui ha mantenuto i diritti. Dopo alcuni anni inoltre Filippini passerà alla «Repubblica». Alla direzione della Casa intanto si succedono e succederanno numerosi funzionari per periodi piú o meno brevi, a cominciare da Antonio Porta e Vittorio Di Giuro71. Un quadro complessivo che insieme al graduale allentamento dell’impegno di Eco, contribuisce alla progressiva crisi e perdita di identità della produzione 1971-83, evidenziata da una grafica priva di coerenza anche per i frequenti cambiamenti dei relativi responsabili72.

Mentre si vanno esaurendo le collane maggiori da Eco dirette o influenzate, si vien manifestando non soltanto un generale indebolimento della volontà e capacità di proposta nuova e inventiva, ma anche la mancanza di una consapevole programmazione delle numerose riedizioni e ristampe, che ne riduce l’efficacia divulgativa e tradisce una sostanziale incertezza nelle politiche di mercato. Riflettendo cosí tra l’altro la relativa stasi dell’intero settore dei tascabili, nell’editoria italiana di questi anni. Infatti ciascuna delle quattro collane economiche e non, dai Satelliti ai vari Delfini, che tra il ’71 e il ’77 ripropongono in vari formati e confezioni la saggistica e soprattutto la narrativa italiana e straniera Bompiani, non dura piú di tre anni. L’analoga collana Scaffale alto, che insieme a qualche novità straniera ripropone testi di Vittorini o Savinio, arriva ad allineare soltanto nove titoli tra il ’68 e il ’77. I Tascabili Bompiani nati nel 1976 sono veramente incisivi soltanto all’inizio, quando vengono curati e personalizzati da Oreste del Buono con apparati critico-informativi anticonvenzionali. Di brevissima durata le collane dichiaratamente divulgative Informazione sessuale e Informazione storica, e praticamente conclusa nel decennio settanta la vita del glorioso Almanacco.

Certo, non mancano settori di saggistica e narrativa meno scontati e piú producenti, che tuttavia non arrivano a modificare l’impostazione di fondo anche perché non portano delle sostanziali innovazioni. Esempi positivi sono comunque sui versanti opposti dell’attualità o divulgazione e dello specialismo, i Saggi (1974-83) con riproposte e novità su temi contemporanei di storia, politica, sociologia, antropologia, comunicazioni di massa, ecc., e Nuova Corona diretta da Maria Corti (dal 1974) con rigorose edizioni di testi inediti o rari della letteratura italiana e delle letterature romanze, da Bonvesin de la Riva a Leopardi. La presenza di Eco si fa sentire per lungo tempo nell’altra nuova collana di saggistica specializzata degli Studi Bompiani, che tra gli anni settanta e novanta si articola in vari «campi» disciplinari, e che nel «campo semiotico» va dalla comunicazione letteraria agli audiovisivi all’informatica, con novità e riedizioni di autori spesso già passati per il catalogo Bompiani. Eco mantiene anche la quadrimestrale «Versus. Quaderni di studi semiotici», iniziata nel 1971. Si muove nel solco della miglior tradizione Bompiani

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